carofiglio vittorio ezio   italia
Giardino CON-Temporaneo  
La messa in scena è quella del deserto extraterrestre inondato di luce. Per questo la natura è bianca. Come i deserti, crea contrasti assoluti, in uno scenario sospeso nel tempo e nello spazio; lunghi tragitti nel nulla e improvvisi brulichii di vita. Ma in questo regno del nulla continui movimenti sotterranei fessurano la terra consentendo alla natura informe di penetrare per colonizzarne gli interstizi. Attraverso tagli nella lamiera è possibile scorgere, come miraggi, ulivi biblici emersi dalla terra satura di segni e architettura. Il diaframma, alto 4 mt, di lamiera ondulata zincata è vernciato di bianco assoluto, e si àncora alla terra mediante un cordolo di cemento affogato nel suolo per 50 cm. Dalle crepe/fratture procurate nella pavimentazione continua di cemento bianco emergeranno ciuffi di ophiopogon. Lungo il perimetro, un canale ininterrotto di ciotoli di fiume bianchi, illuminato durante la notte di luce radente, distacca il suolo dal muro metallico facendolo vibrare.
Author(s): vittorio ezio carofiglio, gloria anna valente
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