Filoni Iride   Galatone 73044
RIFLESSIONI  
Entrando nel giardino della cella ci si trova di fronte ad una pedana di specchi che riflettono il CIELO: protagonista di questo spazio. Elemento che rimane estraneo al pensare dell’uomo, che contrappone ai suoi silenzi e misteri, la concretezza dell’agire terrestre; nell’illusione di costruire un mondo libero da ogni condizionamento. Questo è testimonianza del vuoto dell’uomo moderno che ha perduto il senso del divino; vale a dire la percezione della profondità del cielo. Attraverso la pedana (tagliata dai resti archeologici che rappresentano la storia), si può camminare, sostare, sedersi, riflettere e riscoprire il cielo, apprezzare la sua inafferrabilità e mistero che sovrasta. Il silenzio è interrotto dal rumore dell’acqua che scorre e ritma il tempo su uno dei muri laterali. La pedana è circondata dalla ghiaia che esalta il contatto tra divino e terreno, tra cielo e gli elementi naturali: aria, acqua, terra e fuoco simbolicamente rappresentati dalle sedute colorate.
Author(s): iride filoni, virginia pignotti
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