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| giacomo leone  | 
 studio@archileone.it | 
 
| web editor  |  30.05.08 |  
| Catania: al via transazione illegittima, a rischio sicurezza |  
 Lettera Aperta a Sua Eccellenza il Presidente della Repubblica 
 On. Giorgio Napoletano 
 
 Illustre Presidente, caro Giorgio Napolitano, oltre vent’anni 
 addietro le illustrai la Catania risorta dopo 
 Il terremoto del 1693, il suo sobrio Barocco e so che Lei, 
 benevolmente ,ne conserva ancora il ricordo. 
 Era quello il tempo in cui non c’erano debolezze per i 
 riformisti.Nel settantanove sostenevo che in Sicilia il Compromesso 
 storico sarebbe passato alla storia solo per i compromessi che si 
 facevano. In quegli anni ci battevamo anche per la salvaguardia delle 
 grandi aree centrali del famigerato piano di Risanamento del 
 quartiere S. Berillo di Catania , ancora oggi non edificate.Nel 
 Natale del 1983 alla Regione Siciliana si approvò una sciagurata 
 legge che prorogava i termini scaduti per il completamento di quel 
 disastroso Piano. 
 Nel 1986 un gruppo di architetti e sociologi di fama internazionale, 
 riuniti a Campi di Bisenzio in Firenze, fece un appello , esortando 
 gli amministratori a non consentirne la edificazione, per garantire 
 alla città la possibilità di esprimere una “ indicazione di 
 pianificazione illuminata, assolutamente unica “e la conservazione di 
 un patrimonio centrale di decine di migliaia di metri quadrati.Hanno 
 firmato e aderito Bruno Zevi , Francesco Tentori , Alberto Samonà , 
 Vieri Quilici , Carlo Doglio , Roberto Garavini, M. Genevieve 
 Lambert , Fredi Drugman, Françoise Maquignì……… 
 Quest’ appello fu pubblicato , con evidenza sul quotidiano” La 
 Sicilia “, come diversi altri articoli con i medesimi obbiettivi e 
 dispersi nella memoria dei giornalisti di quel foglio e che oggi 
 sembra sponsorizzare l’ operazione. 
 Domani mattina ai limiti dell’ arroganza , il Commissario Emanuele 
 del comune di Catania, a due settimane dalle elezioni della nuova 
 Amministrazione, ignorando ogni protesta, firmerà una 
 transazione ,ritenuta illeggittima , anche da quattro membri del 
 Colleggio di Difesa. Una decisione umiliante, questa, per coloro che 
 si ostinano nell’ illusione di rappresentare la nostra città , 
 quali on.li Anna Finocchiaro, Enzo Bianco,Giovanni Burtone, Orazio 
 Licandro, e per il giovanissimo Giuseppe Berretta…….. 
 Si sta, così procedendo al più grave dei massacri degli ultimi 
 sessant’anni che fa impallidire i precedenti ma lo si vuole 
 approvare con un Commissario ad “hoc” più che ad “ acta”. 
 Le aree libere di Corso Martiri della Libertà , già segnalate ed 
 indicate con apposita cartellonistica, come spazi di raccolta in caso 
 eventi sismici ( come quello che si paventa da tempo a Catania , uno 
 dei territori a più alto rischio sismico del paese),sono destinate 
 alla più grande speculazione edilizia mai avvenuta in questa 
 città ,che prevede la cementificazione massiccia di quell’ area, per 
 centinaia di migliaia di metri cubi , incrementati da quelli 
 vincolati ad attività religiose , e che sembrerebbero ceduti dalla 
 Curia alla società costruttrice che li utilizzerà per incrementare 
 la densità edilizia complessiva. 
 Quella città da lei conosciuta è allo sbando in mano a gruppi di 
 colletti inamidati: affaristi, architetti , ingegneri , prestigiosi 
 legali e consulenti fiscali, agguerritissimi editori e gestori di 
 mass- media , monopolizzati. La Procura e i Magistrati, i 
 Carabinieri , i Finanzieri e tutte le forze dell’ ordine sono carenti 
 di mezzi , di disponibilità finanziarie e di organico. Le indagini , 
 i controlli incrociati e i giudizi , richiedono tempi illimitati , 
 che non hanno rispondenza con i tempi di esecuzione dei massacri 
 urbanistici . 
 Ha ragione il difensore di un alto funzionario comunale, indagato per 
 abusi edilizi , ad aver predisposto una lista di quasi un centinaio 
 di testimoni , tutti secondo lui, più o meno corresponsabili della 
 gestione urbanistica della città: ufficio tecnico , commissione 
 edilizia , professionisti , imprenditori, che hanno permesso la 
 realizzazione di migliaia di abusi edilizi,che come i cerchi di un 
 sasso sullo stagno, superano acque e sponde. Una quantità di 
 indizi ,allo stato, assolutamente ingovernabile. 
 Caro Presidente, carissimo Napolitano solo Lei o tu potete salvare 
 questa città dominata da una banda di apprendisti stregoni che hanno 
 divorato gli stregonik divenuti soltanto fuchi privi di attributi. 
 
 Catania 
 29/5/2008 
 Arch. Giacomo Leone U. 
 
 
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