| Un grande organismo sensibile ma razionale, che si sviluppa planimetricamente nel tentativo di riallacciarsi ai percorsi esistenti, “aprendosi” per dichiarare apertamente i propri accessi e diventando, di fatti, non costruzione chiusa ma organismo aperto e snodo del tessuto e dei camminamenti cittadini nel rispetto delle dinamiche del programma funzionale e del suo utilizzo.
I percorsi, gli arretramenti, le grandi aperture ma anche i bordi chiusi e gli spazi comuni protetti costituiscono il linguaggio di un’architettura che si costruisce intorno ad un sistema nervoso disegnato, quasi inconsapevolmente, dal movimento delle persone.
|
