ARCHI-PELAGUS   ITALIA
Riflessioni  
L'essenzialità dello spazio è invito alla riflessione. Ci s'immerge in un deserto-eremo, scevro da superflue contaminazioni. Partendo dalla propria immagine, l'uomo s'interroga sull'esistenza, spogliandosi del sé per un contatto diretto con gli elementi primordiali: la terra, simbolo di materia e fertilità, e il cielo, simbolo dello spirito divino. Gli specchi sono gocce cadute dal cielo, distillato del divino, oasi cui l'uomo può attingere scegliendo se rimanere in superficie o procedere in profondità. L'invito è disegnare un percorso che, in bilico tra uno specchio e l’altro, attraversi i gradi principali dell'atto cognitivo (conoscenza dell'altro da sé, conoscenza del sé, consapevolezza della condizione umana), fino a misurare la propria anima rispetto al cielo. Sullo sfondo i cipressi, creando uno stacco paesaggistico fra il giardino/individuo e il paese/collettività, simboleggiano l'anelito a trascendere la dimensione materiale, innalzandosi verso il cielo/spirito.
Author(s): simone ferretti, stylianos kountalis, tiziana pescosolido
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