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by Peter Lissidini Don't Shoot MI
Peter Lissidini
28.10.14
Piazza dei Maercanti, tra storia e architettura
Parto col giro in Piazza dei Mercanti raccontandovi del pozzo che si trova al centro – forse l’unico rimasto in un’area pubblica milanese – composto da blocchi di arenaria di foggia barocca. La collocazione del pozzo dovrebbe corrispondere a quella della “pietra dei falliti” di un tempo, sulla quale i debitori insolventi erano costretti a stare a “lato B” scoperto a dimostrazione pubblica del loro stato di insolvenza.
Potete arrivare alla piazza passando dall’omonima via, strada pedonale nel centro di Milano lunga circa 200 metri, ricavata grazie a opere di demolizione e restauro messe in atto tra il 1867 e il 1877 dell’originaria piazza. La Via dei Mercanti congiunge Piazza del Duomo con Piazza Cordusio e Via Dante.
Affacciata sulla piazza si trova la Loggia degli Osii, costruita nel 1316 da Matteo Visconti, che prende il nome dal casato della famiglia proprietaria dei terreni sui quali sorge. È composta da due differenti logge sovrapposte, con broletto– il balconcino dal quale i magistrati del medioevo annunciavano le sentenze – inserito in quella superiore, sovrastate da cinque trifore ornate da nove statue, ovvero finestre divise verticalmente in tre aperture, separate da due colonnine, su cui poggiano tre archi.
Potete arrivare alla piazza passando dall’omonima via, strada pedonale nel centro di Milano lunga circa 200 metri, ricavata grazie a opere di demolizione e restauro messe in atto tra il 1867 e il 1877 dell’originaria piazza. La Via dei Mercanti congiunge Piazza del Duomo con Piazza Cordusio e Via Dante.
Affacciata sulla piazza si trova la Loggia degli Osii, costruita nel 1316 da Matteo Visconti, che prende il nome dal casato della famiglia proprietaria dei terreni sui quali sorge. È composta da due differenti logge sovrapposte, con broletto– il balconcino dal quale i magistrati del medioevo annunciavano le sentenze – inserito in quella superiore, sovrastate da cinque trifore ornate da nove statue, ovvero finestre divise verticalmente in tre aperture, separate da due colonnine, su cui poggiano tre archi.