nib.com architecture texts - COMPETITION
Laboratorio IAMM
architect
12.05.14
Endogenesi | reazioni urbane dall'interno
è una iniziativa originale del Laboratorio IAMM.
Il Bando >
La mission di questa edizione è la valorizzazione di alcuni spazi pubblici del borgo storico di Sant’Egidio Monte Albino (SA) : sono stati individuati quattro luoghi disposti lungo la strada principale del borgo con diverse “potenzialità inespresse”. L’obiettivo non è tanto quello di puntare a migliorare le qualità estetiche dei luoghi, già degnamente espresse, ma piuttosto apportare nel progetto di architettura elementi che possano configurare questi luoghi come capaci di raccogliere stimoli e funzioni diverse per i cittadini.
Per maggiori info sul tema progettuale consultare l’area Endogenesi 2.0 del sito.
LE ISCRIZIONI SONO APERTE A TUTTI : studenti di architettura, giovani progettisti under 40, designers e/o artisti, cittadini.
I concorrenti dovranno inviare le loro proposte progettuali via e-mail ENTRO E NON OLTRE IL 20 GIUGNO 2014 (ore 12:00 italiane) al seguente indirizzo email: endogenesi@gmail.com con oggetto:
> ENDOGENESI – invio proposta Progettuale <
Raccolte le proposte progettuali sarà allestita una mostra in Settembre (data e luogo da stabilire) in cui saranno presenteranno i risultati alla cittadinanza e sarà aperta una votazione popolare in cui sarà data la possibilità ai cittadini di scegliere il progetto che più risponde alle loro esigenze. Ribadiamo che ENDOGENESI non è un concorso ma un libero confronto sullo stato dell’urbanistica attuale, una tavola rotonda tra progettisti e cittadini. Le proposte pervenuteci saranno protocollate e consegnate alla amministrazione e alla città.
Il materiale necessario per la redazione dei progetti è scaricabile dalla sezione download del sito.
Il Manifesto >
Difficoltà economiche, degrado e abbandono di aree pubbliche comuni, configurano le nostra città periferiche come insieme disomogeneo di spazi precari, evidenziando funzioni e bisogni necessari ma inespressi. La polis, oltre una certa scala territoriale, smette di essere costruzione fisica di una visione comunitaria, identitaria, e diviene piuttosto una sorta di patchwork abusivo/speculatorio nella quale è impossibile individuare un unico intento creativo. C’è un punto di rottura oltre il quale la città [anche oltre la sua periferia] si slabbra, si spalma sul territorio, si liquefa in una struttura urbana molle. E’ appunto nelle cuciture di questi frammenti che bisogna intervenire [come un chirurgo], lavorare, modificare il territorio partendo dal territorio stesso.
Endogenesi è l’occhio interno di questo territorio indistinto, osservatorio privilegiato e intimo delle dinamiche che lo generano ed alimentano. Dall’interno [e non dall'alto] si possono trovare le soluzioni per saldare i pezzi spaccati del patchwork, creare le giunzioni necessarie per completare la città diffusa. Endogenesi è una possibilità di confronto sul territorio, senza i fingimenti della politica che [nella foga degli slogan elettorali] perde di vista l’essenza del tessuto urbano, composto da un coacervo di realtà minori ma non di scarsa valenza. Lo scopo è svelare la natura più appropriata di questo territorio indistinto: la scala minuta, la trasformazione calibrata, il recupero del legame tra l’urbanistica e la cittadinanza [tra la mano e il gesto].
Endogenesi è una risposta a tali necessità e offre un’opportunità di miglioramento degli spazi urbani: nuove idee e interventi mirati possono plasmare dei pezzi di città, restituendo dignità a zone residuali. Oltre che un osservatorio è anche una piattaforma dove mettere a sistema progetti, visioni, suggestioni, ipotesi di trasformazione urbane.
Endogenesi non è un concorso.
Endogenesi è un esperimento.
Endogenesi è la necessità di riprendersi il territorio.
Endogenesi è una riflessione sul ruolo dell’architettura nella costruzione della città.
Il Bando >
La mission di questa edizione è la valorizzazione di alcuni spazi pubblici del borgo storico di Sant’Egidio Monte Albino (SA) : sono stati individuati quattro luoghi disposti lungo la strada principale del borgo con diverse “potenzialità inespresse”. L’obiettivo non è tanto quello di puntare a migliorare le qualità estetiche dei luoghi, già degnamente espresse, ma piuttosto apportare nel progetto di architettura elementi che possano configurare questi luoghi come capaci di raccogliere stimoli e funzioni diverse per i cittadini.
Per maggiori info sul tema progettuale consultare l’area Endogenesi 2.0 del sito.
LE ISCRIZIONI SONO APERTE A TUTTI : studenti di architettura, giovani progettisti under 40, designers e/o artisti, cittadini.
I concorrenti dovranno inviare le loro proposte progettuali via e-mail ENTRO E NON OLTRE IL 20 GIUGNO 2014 (ore 12:00 italiane) al seguente indirizzo email: endogenesi@gmail.com con oggetto:
> ENDOGENESI – invio proposta Progettuale <
Raccolte le proposte progettuali sarà allestita una mostra in Settembre (data e luogo da stabilire) in cui saranno presenteranno i risultati alla cittadinanza e sarà aperta una votazione popolare in cui sarà data la possibilità ai cittadini di scegliere il progetto che più risponde alle loro esigenze. Ribadiamo che ENDOGENESI non è un concorso ma un libero confronto sullo stato dell’urbanistica attuale, una tavola rotonda tra progettisti e cittadini. Le proposte pervenuteci saranno protocollate e consegnate alla amministrazione e alla città.
Il materiale necessario per la redazione dei progetti è scaricabile dalla sezione download del sito.
Il Manifesto >
Difficoltà economiche, degrado e abbandono di aree pubbliche comuni, configurano le nostra città periferiche come insieme disomogeneo di spazi precari, evidenziando funzioni e bisogni necessari ma inespressi. La polis, oltre una certa scala territoriale, smette di essere costruzione fisica di una visione comunitaria, identitaria, e diviene piuttosto una sorta di patchwork abusivo/speculatorio nella quale è impossibile individuare un unico intento creativo. C’è un punto di rottura oltre il quale la città [anche oltre la sua periferia] si slabbra, si spalma sul territorio, si liquefa in una struttura urbana molle. E’ appunto nelle cuciture di questi frammenti che bisogna intervenire [come un chirurgo], lavorare, modificare il territorio partendo dal territorio stesso.
Endogenesi è l’occhio interno di questo territorio indistinto, osservatorio privilegiato e intimo delle dinamiche che lo generano ed alimentano. Dall’interno [e non dall'alto] si possono trovare le soluzioni per saldare i pezzi spaccati del patchwork, creare le giunzioni necessarie per completare la città diffusa. Endogenesi è una possibilità di confronto sul territorio, senza i fingimenti della politica che [nella foga degli slogan elettorali] perde di vista l’essenza del tessuto urbano, composto da un coacervo di realtà minori ma non di scarsa valenza. Lo scopo è svelare la natura più appropriata di questo territorio indistinto: la scala minuta, la trasformazione calibrata, il recupero del legame tra l’urbanistica e la cittadinanza [tra la mano e il gesto].
Endogenesi è una risposta a tali necessità e offre un’opportunità di miglioramento degli spazi urbani: nuove idee e interventi mirati possono plasmare dei pezzi di città, restituendo dignità a zone residuali. Oltre che un osservatorio è anche una piattaforma dove mettere a sistema progetti, visioni, suggestioni, ipotesi di trasformazione urbane.
Endogenesi non è un concorso.
Endogenesi è un esperimento.
Endogenesi è la necessità di riprendersi il territorio.
Endogenesi è una riflessione sul ruolo dell’architettura nella costruzione della città.