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Luigi Centola
Architetto
18.05.12
Buco Nero 10 > Spazi pubblici a Salerno
10 CONCORSI DI AGOPUNTURA URBANA PER I QUARTIERI
QUALITA’ DELLO SPAZIO PUBBLICO E DELLE AREE VERDI A SALERNO
La città di Salerno, nonostante la crisi nazionale, vive un’intensa stagione di espansione e riqualificazione urbana. Il dinamismo è testimoniato da alcune significative opere pubbliche prossime alla conclusione e da qualche decina di Piani Urbanistici Attuativi e Piani Casa privati in cantiere o in via di sviluppo.
In questo positivo contesto generale, quali le politiche e le realizzazioni per lo spazio pubblico e le aree verdi messe in campo dall’Amministrazione? Ultimati da tempo parco Mercatello, parco Pinocchio, il restauro della Villa comunale e dei giardini della Minerva e la piazzetta all’ingresso del tempio di Pomona, opera unica di Bohigas nel capoluogo, non si rileva una strategia organica per la cura e il restyling dei vuoti urbani.
I rifacimenti delle piazze cittadine demandati ai costruttori in cambio di parcheggi interrati non potranno essere ricordati come interventi significativi, probabilmente lo stesso accadrà con le aree standard nei progetti urbani governati dai privati. La logica del profitto o della massima economia, in genere, mal si coniuga con la qualità delle soluzioni architettoniche e paesaggistiche per lo spazio pubblico.
E allora, appurato che ci troviamo in «una diversa epoca finanziaria», figlia della crisi, che porterà molte delle ambiziose opere future ad essere realizzate in project financing o attraverso forme alternative di sinergia con i privati, l’Amministrazione potrebbe rilanciare il suo ruolo guida nella trasformazione della città mettendo al centro dell’attenzione la qualità e la vivibilità dello spazio pubblico.
In che modo? Per esempio lanciando 10 concorsi di progettazione in rete dal budget modesto, ma di fondamentale importanza per i quartieri, espressamente dedicati ai giovani e ai professionisti locali. Un laboratorio diffuso con progetti e realizzazioni di “Agopuntura Urbana” che, in pochi mesi, insieme alle migliori proposte recuperate dai concorsi già espletati, potrebbe contribuire a trasformare, con investimenti contenuti, l’immagine e la fruizione di spazi vitali per le comunità.
Chi conosce le caratteristiche di Salerno ha solo l’imbarazzo della scelta per decidere le priorità: aree verdi in periferia, slarghi nel centro storico, piazze nei quartieri popolari, spazi di risulta, orti urbani, parchi giochi per i bambini, porzioni di lungomare, spiagge libere, spettacolari giardini panoramici collinari.
Quali le possibili linee guida e soprattutto la filosofia di un innovativo programma per lo spazio pubblico in tempo di crisi? Comprendiamo le esigenze di sicurezza e tutela, ma sicuri della civiltà e del rispetto dei salernitani vorremmo vedere sempre meno giardini e parchi giochi recintati, sempre più alberi anche nelle realtà densamente urbanizzate. Il modello guida per il centro potrebbe essere quello di Renzo Piano che propone di reintrodurre gli alberi, anche nella piazza Duomo a Milano, per contrastare lo smog, assorbire le emissioni di CO2 e regolare il microclima. In periferia e negli spazi negletti la strategia vincente, sia dal punto di vista ecologico che economico-gestionale, appare invece quella del giardiniere planetario Gilles Clement, teorico del terzo paesaggio e dell’uso informale low-cost degli spazi di risulta per la tutela della diversità biologica.
Dopo il glorioso periodo del cemento e dei grandi progetti Salerno potrà essere riconosciuta e rispettata in Europa anche per il design urbano sostenibile a volume zero?
1> RECUPERO IDEE PATRIMONIO DEI GRANDI CONCORSI IRREALIZZATI
La prima parte della proposta è di recuperare e realizzare le migliori idee originate dai concorsi già espletati. Un riciclo di idee per lo spazio pubblico già riconosciute e rimborsate ai progettisti, oltremodo dignitoso in questo momento di crisi economica.
01 - Piazze botaniche e riqualificazione centro storico alto - Edifici Mondo (concorso 1997)
02 - Parco e attrezzature sportive - ex ceramica D’Agostino (concorso 2004)
03 - Aree al disotto il viadotto di via Gatto e terminale di via Ligea - Porta Ovest (concorso 2007)
04 - Boulevard verde di 3km e terminale via Wenner - Porta Est (concorso 2007)
05 - Parco, lungomare e spiagge - Waterfront (concorso 2008)
2> 10 NUOVI PICCOLI CONCORSI DI AGOPUNTURA URBANA
La seconda parte della proposta consiste nel realizzare 10 piccoli concorsi, mirati agli spazi pubblici, con budget minimi, tempi certi e realizzazioni garantite. Progetti da 2-300.000 Euro possibili da realizzare in meno di un anno.
01 - Piazza Cerenza, attuale parcheggio a raso al margine est del centro storico
02 - Belvedere e giardini via Benedetto Croce + Piazzetta e giardini Francesco Alario
03 - Piazza Vittorio Veneto (piazza ferrovia)
04 - Giardino panoramico sul poggio tra via Belvedere e via Panoramica (masso della signora)
05 - Lungomare Marconi/Colombo e accessibilità spiagge libere
06 - Lungomare e aree verdi via Leucosia
07 - Viale Pietro Sessa - S. Eustachio
08 - Area verde abbandonata fronte Centro Sociale (via Bonaventura Rescigno, via Guido Vestuti) - Quartiere Europa
09 - Via Pietro de Ciccio - Quartiere Europa
10 - Piazza interna Ciampa di Cavallo Bruno Zevi (via Eliodoro Lombardi, via Gabriello Altilio)
Pubblicato in versione adattata sul Corriere del Mezzogiorno dell'18 maggio 2012
QUALITA’ DELLO SPAZIO PUBBLICO E DELLE AREE VERDI A SALERNO
La città di Salerno, nonostante la crisi nazionale, vive un’intensa stagione di espansione e riqualificazione urbana. Il dinamismo è testimoniato da alcune significative opere pubbliche prossime alla conclusione e da qualche decina di Piani Urbanistici Attuativi e Piani Casa privati in cantiere o in via di sviluppo.
In questo positivo contesto generale, quali le politiche e le realizzazioni per lo spazio pubblico e le aree verdi messe in campo dall’Amministrazione? Ultimati da tempo parco Mercatello, parco Pinocchio, il restauro della Villa comunale e dei giardini della Minerva e la piazzetta all’ingresso del tempio di Pomona, opera unica di Bohigas nel capoluogo, non si rileva una strategia organica per la cura e il restyling dei vuoti urbani.
I rifacimenti delle piazze cittadine demandati ai costruttori in cambio di parcheggi interrati non potranno essere ricordati come interventi significativi, probabilmente lo stesso accadrà con le aree standard nei progetti urbani governati dai privati. La logica del profitto o della massima economia, in genere, mal si coniuga con la qualità delle soluzioni architettoniche e paesaggistiche per lo spazio pubblico.
E allora, appurato che ci troviamo in «una diversa epoca finanziaria», figlia della crisi, che porterà molte delle ambiziose opere future ad essere realizzate in project financing o attraverso forme alternative di sinergia con i privati, l’Amministrazione potrebbe rilanciare il suo ruolo guida nella trasformazione della città mettendo al centro dell’attenzione la qualità e la vivibilità dello spazio pubblico.
In che modo? Per esempio lanciando 10 concorsi di progettazione in rete dal budget modesto, ma di fondamentale importanza per i quartieri, espressamente dedicati ai giovani e ai professionisti locali. Un laboratorio diffuso con progetti e realizzazioni di “Agopuntura Urbana” che, in pochi mesi, insieme alle migliori proposte recuperate dai concorsi già espletati, potrebbe contribuire a trasformare, con investimenti contenuti, l’immagine e la fruizione di spazi vitali per le comunità.
Chi conosce le caratteristiche di Salerno ha solo l’imbarazzo della scelta per decidere le priorità: aree verdi in periferia, slarghi nel centro storico, piazze nei quartieri popolari, spazi di risulta, orti urbani, parchi giochi per i bambini, porzioni di lungomare, spiagge libere, spettacolari giardini panoramici collinari.
Quali le possibili linee guida e soprattutto la filosofia di un innovativo programma per lo spazio pubblico in tempo di crisi? Comprendiamo le esigenze di sicurezza e tutela, ma sicuri della civiltà e del rispetto dei salernitani vorremmo vedere sempre meno giardini e parchi giochi recintati, sempre più alberi anche nelle realtà densamente urbanizzate. Il modello guida per il centro potrebbe essere quello di Renzo Piano che propone di reintrodurre gli alberi, anche nella piazza Duomo a Milano, per contrastare lo smog, assorbire le emissioni di CO2 e regolare il microclima. In periferia e negli spazi negletti la strategia vincente, sia dal punto di vista ecologico che economico-gestionale, appare invece quella del giardiniere planetario Gilles Clement, teorico del terzo paesaggio e dell’uso informale low-cost degli spazi di risulta per la tutela della diversità biologica.
Dopo il glorioso periodo del cemento e dei grandi progetti Salerno potrà essere riconosciuta e rispettata in Europa anche per il design urbano sostenibile a volume zero?
1> RECUPERO IDEE PATRIMONIO DEI GRANDI CONCORSI IRREALIZZATI
La prima parte della proposta è di recuperare e realizzare le migliori idee originate dai concorsi già espletati. Un riciclo di idee per lo spazio pubblico già riconosciute e rimborsate ai progettisti, oltremodo dignitoso in questo momento di crisi economica.
01 - Piazze botaniche e riqualificazione centro storico alto - Edifici Mondo (concorso 1997)
02 - Parco e attrezzature sportive - ex ceramica D’Agostino (concorso 2004)
03 - Aree al disotto il viadotto di via Gatto e terminale di via Ligea - Porta Ovest (concorso 2007)
04 - Boulevard verde di 3km e terminale via Wenner - Porta Est (concorso 2007)
05 - Parco, lungomare e spiagge - Waterfront (concorso 2008)
2> 10 NUOVI PICCOLI CONCORSI DI AGOPUNTURA URBANA
La seconda parte della proposta consiste nel realizzare 10 piccoli concorsi, mirati agli spazi pubblici, con budget minimi, tempi certi e realizzazioni garantite. Progetti da 2-300.000 Euro possibili da realizzare in meno di un anno.
01 - Piazza Cerenza, attuale parcheggio a raso al margine est del centro storico
02 - Belvedere e giardini via Benedetto Croce + Piazzetta e giardini Francesco Alario
03 - Piazza Vittorio Veneto (piazza ferrovia)
04 - Giardino panoramico sul poggio tra via Belvedere e via Panoramica (masso della signora)
05 - Lungomare Marconi/Colombo e accessibilità spiagge libere
06 - Lungomare e aree verdi via Leucosia
07 - Viale Pietro Sessa - S. Eustachio
08 - Area verde abbandonata fronte Centro Sociale (via Bonaventura Rescigno, via Guido Vestuti) - Quartiere Europa
09 - Via Pietro de Ciccio - Quartiere Europa
10 - Piazza interna Ciampa di Cavallo Bruno Zevi (via Eliodoro Lombardi, via Gabriello Altilio)
Pubblicato in versione adattata sul Corriere del Mezzogiorno dell'18 maggio 2012