nib.com landscape texts - ARTICLE
Luigi Centola
Architetto
27.05.10
Risultati Premio Paesaggio Newitalianblood 2010
La prima edizione del premio annuale dedicato ai più interessanti giovani paesaggisti italiani esprime la mappatura di una realtà in divenire e a tutt’oggi ancora largamente inesplorata. Nonostante da anni ormai tutti parlino di territorio, ecologia, natura e sostenibilità, in Italia, al contrario per esempio di Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, Portogallo o America, non esiste una scuola contemporanea di architettura del paesaggio mentre un pugno di isolati quarantenni e trentenni faticano ad inseguire una committenza alla prova dei fatti latitante o inesistente. Le università esprimono didattica e ricerca balbettanti attraverso corsi tenuti più da architetti che da paesaggisti, agronomi o botanici; i professionisti italiani, dopo la scomparsa di Porcinai, forse con l’unica eccezione dell’oriundo Kipar, sono internazionalmente sconosciuti; gli Enti pubblici sembrano poco attenti al recupero del territorio o alla creazione di parchi e spazi pubblici naturali di qualità che sono visti il più delle volte come superflui e costosi orpelli.
Intanto, alla faccia dello sbandierato sviluppo sostenibile, dei protocolli, delle convenzioni e delle politiche internazionali, le nostre città diventano sempre più invivibili con polveri sottili e smog che rendono l’aria irrespirabile per molti giorni all’anno. Gli amministratori, invece di programmare la progressiva riduzione di CO2 e la graduale espulsione delle automobili dai centri storici, non trovano di meglio che organizzare domeniche a piedi o in bicicletta. Valga per tutti il triste esempio del Sindaco Moratti e del consiglio comunale di Milano che, forse troppo impegnati nello sviluppo immobiliare dei terreni temporaneamente occupati dalla ‘copertura’ fornita dall’orto planetario per l’Expo 2015, hanno recentemente rifiutato un lungimirante progetto di polmone verde con qualche migliaio di alberi, donato in tandem da Claudio Abbado e Renzo Piano, che avrebbe ridato ossigeno al cuore della città e in particolare a piazza Duomo.
Come offrire dunque un contributo all’affermazione dell’indispensabile ma ancora debole movimento che fonda le sue battaglie sul recupero della natura e sullo sviluppo sostenibile, invece che sul consumo di territorio e sulla cementificazione? Abbiamo cercato di individuare, non senza difficoltà, i giovani che, in Italia o all’estero, si impegnano con passione e risultati. I nostri migliori paesaggisti quarantenni, seppur interpellati, non sono riusciti a suggerire alcun talento emergente; strano che i vari Pozzi, Moderini, Perazzi, Skabar, Bay, Hoelzl, Bacchilega, Antonini, Freilich, Cannavò o Venier non conoscano colleghi della generazione successiva meritevoli di attenzione. Abbiamo dunque iniziato, con Simone Ferretti, direttore della sezione nib paesaggio, una capillare opera di ricerca tra i concorsi vinti, i progetti realizzati, le partecipazioni ai festival internazionali, le proposte originali in via di sviluppo e le autopubblicazioni su newitalianblood per individuare, attraverso un bando aperto ai paesaggisti nati dopo il 1973, una serie di scommesse per il futuro.
Sette giovani talenti risiedono in Italia tra Roma, Milano e Cesena, tre sono all’estero a Londra e Lisbona, sorprendentemente molte sono le donne singole o in gruppo. Altre interessanti promesse, consapevoli delle difficoltà strutturali italiane, si stanno formando e lavorano, per ora, nell’ombra, a Barcellona, Berlino, Parigi o San Francisco, speriamo di poter parlare presto anche dei loro lavori realizzati.
Il 28 maggio alle ore 17,00 presso il Centro Arti Opificio Siri, insieme all’Associazione Giovani Architetti di Terni presentiamo una mostra e gli interventi dei 10 paesaggisti e dei 10 architetti vincitori del premio newitalianblood.com 2010. Sarà sicuramente interessante osservare, le filosofie soft e i progetti ‘verdi’ (spazi urbani, parchi, giardini terapeutici, installazioni artistiche, bonifiche, riqualificazioni costiere, riuso di cave e discariche dismesse…) di P-Arch, Dam, Fermani-Fornasari, Marinaz, Vacirca, Osa, 4Cantoni, Landscapelab, Paratelier e Yellow Office, per la prima volta a confronto con i solidi edifici di Monovolume, EcologicStudio, Marc, Marazzi, 3Gatti, Factory, Console-Oliva, Ternullo-Melo, Kk e Aion.
> PREMIO NEWITALIANBLOOD.COM 2010
Risultati prima edizione
I più interessanti progettisti Italiani con studio in Italia o all’estero. Paesaggisti nati dal 1973
01 P-ARC (Cesena)
Enrica dall’Ara 75
02 STUDIO DAM
Paolo Cannata 74, Linda Gaia Roncaglia 75, Marco Scarpa 73
03 FERMANI FORNASARI (Milano)
Elisabetta Fermani 75, Francesca Fornasari 80
04 STEFANO MARINAZ (Londra)
Stefano Marinaz 81
05 FRANCESCA VACIRCA (Londra)
Francesca Vacirca 79
06 OSA (Roma)
Massimo Acito 75, Marco Burrascano 75, Luca Catalano 74, Annalisa
Metta 77, Luca Reale 73, Caterina Rogai 74
07 4CANTONI (Roma)
Barbara Annunziata 74, Dario Aureli 74, Andrea Conforzi 74, Alessio Di
Addezio 78, Emanuela Farano 74, Matteo Gattoni 77, Lorenzo Pote' 73
08 LANDSCAPELAB (Milano)
Chiara Locardi 76
09 PARATELIER (Lisbona)
Leonardo Paiella 73, Monica Ravazzolo 74
10 YELLOW OFFICE (Milano)
Francesca Benedetto 81, Dong Sub Bertin 73