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La chiesa, assume dignità e ruolo chiave per l’intero spazio. Si è ricorso ad un disegno del parterre che determina uno spazio articolato in diversi ambiti funzionali collegati da percorsi gerarchizzati. Il disegno organico del giardino rappresenta la frattura di un terreno sotto l’effetto di linee di forza e individua percorsi che si aprono nel terreno, come in un labirinto. Tali “fratture” individuano assi di penetrazione su vuoti vivacizzati da diverse attrattive. Il progetto punta su più elementi sovrapposti: pavimentazione, vegetazione, sedute, acqua, elementi di arredo, piccole architetture. Il piano del terreno ampiamente rivegetato mantiene la quota esistente, il piano pavimentato scende di 60cm progressivamente dall’esterno verso l’interno dell’area. La sensazione è di “entrare” nel giardino, attraverso un forte rapporto sensoriale con la vegetazione e con il terreno. Con Arch. Valeria Caramagno, arch. Christian Rocchi