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Giardino Della Kolymbetra
Agrigento
Il Giardino della Kolymbetra, nel cuore della Valle dei Templi di Agrigento, è testimone vivente di un paesaggio creato dalla cultura dell’uomo. Dai contadini agrigentini, capaci di mettere a frutto le innovazioni portate da greci e arabi. In un territorio poverissimo di acque e quindi, naturalmente poco adatto alla coltivazione degli agrumi e degli ortaggi, il vallone della Kolymbetra è un luogo ancora più unico. Grazie alla sua morfologia ed alla presenza degli ipogei (gallerie artificiali fatte scavare dall’architetto Feace a partire dal 480 a.c.), che tuttora captano le acque profonde della collina di Girgenti e la rendono disponibile per la campagna. In un contesto del genere non stupisce che l’acqua sia diventata l’elemento centrale del progetto. Acqua, quindi, quale componente fondante del paesaggio, di cui ha determinato e tuttora segna, la morfologia; quale traccia continua, filo ininterrotto tra passato e presente, impersonata dai misteriosi percorsi degli ipogei, da cui sgorga nel vallone; quale fonte vitale del giardino e delle sue coltivazioni di aranci e limoni. Acqua, però, anche elemento di rischio per la sopravvivenza della Kolymbetra, dato il persistere di fenomeni di erosione, ed il pericolo che nei prossimi anni possa ripetersi un eccezionale evento alluvionale. Acqua, anche, da governare e gestire, sia per proteggere il giardino dai rischi idraulici, sia per consentirne l’irrigazione. Acqua, infine, da riportare alla luce, da mostrare, su cui far riflettere gli splendidi colori del Giardino. Lo stato delle sponde del torrente della Badia Bassa ed il degrado dei manufatti per la difesa idraulica del Rio affluente hanno reso necessari interventi di manutenzione e consolidamento dei due corsi d’acqua, per mettere in sicurezza l’intera area, evitare ulteriori danni ai campi coltivati e contribuire alla riqualificazione naturalistica e fruitiva dell’intero Giardino.