Viale Montello 18, 20121 Milano
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Concorso Internazionale "Milano Parco Forlanini"
Milano - first prize
Progettazione: Gonçalo Byrne (capogruppo, Lisbona), Luca Baroni, João Nunes (PROAP, Lisbona), P31 (Milano). “Progetto di notevole interesse, tanto per il carattere dello spazio generale del parco che per lo sviluppo di un vocabolario formale naturale nuovo, che rispetta certi aspetti del paesaggio lombardo. Lo spazio libero che si estende nel centro dà una certa flessibilità per lo sviluppo futuro. La struttura urbana lungo i bordi Nord/Sud offre una possibilità di sviluppo sostenibile” (Motivazioni della giuria). In questo progetto il parco assume una funzione importante dal punto di vista territoriale, poiché si configura come opportunità di recuperare anelli spezzati, collegamenti difficili, attraverso la ricostruzione di connessioni che aggirano o oltrepassano l’ostacolo. Il tessuto rurale della periferia milanese si estende fino ad occupare il grande vuoto centrale dell’area del parco che costituisce il valore fondamentale di quest’area. La polverizzazione di piccoli episodi dispersi ai margini dell’area di progetto arriva a sommergere il vuoto centrale. Si è cercato di raggiungere l’omogeneizzazione di questo bordo trasformandolo in parte integrante del parco attraverso l’imposizione di un elemento sufficientemente espressivo da sovrapporsi alla dispersione dell’edificato, sia in termini volumetrici, sia in termini ritmici. Questo elemento esiste già nel paesaggio locale: l’argine, espressione chiara di una relazione di costruzione del paesaggio da parte dell’uomo, archetipo di una costruzione e gestione manifestamente artificiale, ma in armonia con il suo supporto e con le altre comunità biologiche, all’interno di un sistema perfettamente sostenibile. Gli argini assumono così nel territorio periferico del parco il ruolo di struttura fondamentale. Il progetto ripropone e interpreta i temi della campagna lombarda nella sua connotazione agricola con una scelta botanica che riprende le specie tipiche della pianura padana. L’acqua rappresenta un elemento importante nell’articolazione del progetto ed in esso vengono ripensati gli argini del fiume Lambro, la riapertura delle rogge e la riqualificazione del laghetto esistente.