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Il progetto per lo scalo San Cristoforo è un progetto sobrio. Il gesto unico, eclatante, viene rifiutato a priori. Si preferisce definire il progetto tramite la composizione di oggetti ad una scala minore, in linea con i manufatti presenti lungo il naviglio e più facilmente riconoscibili come parti di città. Si tratta di una forma di sobrietà e di assenza di spettacolarizzazione tipica dei quartieri che questi ponti congiungono. Una soluzione equilibrata adatta ad integrarsi in quartieri severi ed equilibrati. La struttura scelta è quella del ponte reticolare, non solo perché a differenza di soluzioni strallate – più tipiche per superare simili luci – permette di mantenere un’altezza complessiva minore, ma anche perché questo tipo di struttura si integra perfettamente con l’immaginario passato di questa parte di città.