Pordenone
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Bologna
La casa del custode si pone come elemento di mediazione tra lo spazio di pertinenza della villa e il paesaggio rurale. Essa assume alcuni elementi dell'architettura tradizionale come principio su cui orientare le scelte architettoniche del nuovo manufatto. Il fabbricato è caratterizzato da un volume piano che viene interrotto da un ampia falda in corrispondenza della zona giorno, enfatizzandone lo spazio. L'ampio spazio interno, in questo modo, evoca le grandi coperture e il suggestivo disegno di luci ed ombre dei manufatti che punteggiano il paesaggio rurale bolognese. La reinterpretazione dei graticci, memoria dei vecchi fienili, permettono di articolare la composizione delle facciate e modulare l'ingresso della luce nella zona giorno, accentuando la relazione tra architettura e luogo.