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lo spazio sensoriale non è "posizionale" ma "situazionale", perché si misura partendo dalla situazione in cui viene a trovarsi un corpo di fronte ai compiti che si propone e delle possibilità di cui dispone. così, per esprimere più intimamente la funzione di contrassegno che da sempre contraddistingue un monumento, si è pensato di restituire una parità all’interno dell’instabile equilibrio della piazza attraverso una scultura orizzontale, un unicum radicato alla piazza. posizionata in una zona decentrata, la fontana esplicita la sua presenza senza renderla manifestamente evidente o retorica, abolisce l’imperativo del significato e si libera in corrispondenze e relazioni con la dimensione temporale che essa stessa dischiude.
con mkt.a arch. michele crò