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Le dimensioni richieste per questa scuola di emergenza e la volontà di ottimizzare gli spazi, hanno portato alla definizione di un edifico a corte aperta verso la natura, una successione di forme geometriche semplici e regolari che riprendono la tipologia rurale tipica della campagna emiliana, reinterpretandone in chiave contemporanea i tratti caratteristici. La struttura scolastica viene suddivisa sia compositivamente che funzionalmente in 3 blocchi giustapposti a definire uno spazio di grande qualità: una corte aperta verso la natura circostante. Per diminuire la percezione dimensionale della scuola, i volumi si frammentano, formando dei blocchi di dimensioni più contenute, ridefinendo la scala dell'edificio, permettendone così un inserimento più armonioso nel contesto rurale. Una struttura “di emergenza” razionalizzata al massimo per ridurne i tempi di costruzione, i costi di realizzazione e di gestione. (con arch. Paolo Didonè)