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L’ipotesi progettuale muove in prima istanza dalla volontà dialogare con il contesto riorganizzandone i segni più significativi attraverso un unico principio ordinatore. Il nuovo Auditorium è chiamato a creare un sistema di relazioni tra verde e città e ad innescare, attraverso la riconoscibilità della sua figura, nuove dinamiche e nuovi assetti. La frammentarietà del costruito circostante trova riproposizione nella logica di un complesso che nasce dall’aggregazione di diversi elementi. Le differenti funzioni richieste costituiscono, al piano di accesso dalla città, una serie di oggetti distinti, distribuiti nelle maglie di un tessuto regolare e riunificati superiormente da una piastra compatta trapassata unicamente dall’involucro dell’Auditorium. L’organizzazione dei vari ambiti ha richiesto l’elaborazione di un attento layout funzionale al fine di consentire la distinzione dei percorsi a seconda dei diversi dei fruitori.