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La ricerca parte dalle flessioni di Italo Calvino nel libro “le città invisibili”, indagando gli infiniti scenari di città citate nel romanzo. A partire da un sistema costruttivo modulare si forma una rete "entro la quale si possono tracciare molteplici percorsi” e dall’accostamento o distacco degli elementi vengono indagate le possibilità spaziali. Non esiste una sola risposta, ma diverse configurazioni di un abaco possibile. "Quella delle "ipotesi fantastiche" è una tecnica semplicissima. La sua forma è appunto quella della domanda: "Che cosa succederebbe se..." Per formulare la domanda si scelgono a caso un soggetto e un predicato. La loro unione fornirà l'ipotesi su cui lavorare". (Rodari, Gianni 1973 “Che cosa succederebbe se..“, in Grammatica della fantasia)